domenica 26 luglio 2009

Le nove regole per un prestito sicuro

LE REGOLE PER UN PRESTITO SICURO
1. NON FIDATEVI DI PREVENTIVI CON TEG TROPPO CONVENIENTI L’AFFARE NON LO FA MAI IL CLIENTE MA LA SOCIETA’ FINANZIARIA
2. RICHIEDETE SEMPRE PREVENTIVI SCRITTI SU CARTA INTESTATA O A MEZZO E-MAIL SPEDITE DAL SITO UFFICIALE DELLA SOCIETA’
3. I COSTI DEVONO ESSERE CHIARI DA SUBITO E NON VI POSSONO ESSERE COSTI ADDEBITATI IN FASE DI LIQUIDAZIONE
4. PRETENDETE DI FIRMARE E DI RICEVERE UN COPIA DEL DOCUMENTO DI SINTESI E DELLO SCHEMA PRE CONTRATTUALE RIPORTANTE I DATI DEL FINANZIAMENTO E DELL’ENTE FINANZIATORE
5. NON PAGATE MAI SPESE ANTICIPATE A NESSUNO
6. DIFFIDATE DI QUEI SITI DOVE NON SIA INDICATA LA DENOMINAZIONE DEL MEDIATORE CREDITIZIO, LA SUA UBICAZIONE, E IL SUO NUMERO DI ISCRIZIONE AL UFFICIO ITALIANO DEI CAMBI ( UIC)
7. DIFFIDATE DI PREVENTIVI INVIATIVI A MEZZO RISPOSTA AUTOMATICA IN POCHI SECONDI O CALCOLATI SUL SITO STESSO NON COSTITUISCONO ELEMENTO CONTRATTUALE E NON SIETE TUTELATI.
8. IN CASO DI FINANZIAMENTI CAMBIALIZZATI RICORDATEVI CHE LA SOCIETA’ FINANZIARIA, ALMENO QUELLE SERIE, HA GIÀ INSERITO ANCHE IL COSTO DELLE CAMBIALI ALL’INTERNO DEL CONTRATTO PER CUI NON PAGATE SOMME ILLECITAMENTE RICHIESTE DAL MEDIATORE CREDITIZIO A FRONTE DI QUESTO COSTO
9. RICORDATE CHE IN PRESENZA DI PROBLEMATICHE TIPO PROTESTI O SEGNALAZIONI IN BANCA DATI, POCHE FINANZIARIE SONO IN GRADO DI RISOLVERVI IL PROBLEMA, MA SOLO SE SIETE LAVORATORI DIPENDENTI QUINDI NON CREDETE A PSEUDO MAGHI DELLA FINANZA SONO SOLO DEI MILLANTATORI CHE MIRANO AL VOSTRO PORTAFOGLI.

fonte meclease.it

martedì 21 luglio 2009

Prestiti a protestati

Se malauguratamente si è stati protestati o si risulta cattivi pagatori, è un'impresa davvero impossibile poter ottenere un prestito, per giunta lo è anche se il protestato risulta essere un proprio familiare convivente, in questo caso è come se il protesto lo si avesse subito direttamente e personalmente.

C'è da aggiungere che negli ultimi periodi, i parametri per poter accedere ad un finanziamento si sono ulteriormente inaspriti, bastano brevi ritardi nei pagamenti o vari finanziamenti già non concessi per vedersi rifiutato ancora una volta un prestito. Per avere un prestito quindi bisognerebbe estinguere ogni precedente debito e attendere le tempistiche minime per la riabilitazione presenti nel codice deontologico ovvero da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 36 in base alla motivazioni per le quali si è stati inseriti negli elenchi dei cattivi pagatori o protestati.

Diversamente l'unico modo per avere del denaro in prestito è la cessione del quinto dello stipendio (quindi questo implica che abbiate un lavoro regolare) in quanto a garanzia del rimborso c'è il fatto che la rata viene pagata direttamente dal datore di lavoro quindi, a meno di non perdere il lavoro, il pagamento è garantito sino a quando è presente uno stipendio.

Proprio per questo, al cliente viene tolta la possibilità di non pagare una rata (possibilità che non ha più senso di esistere) e, grazie alla grande garanzia, non vengono nemmeno prese informazioni sulla personale affidabilità finanziaria e non si tiene conto di eventuali iscrizioni nei registri dei protestati o dei cattivi pagatori.
fonte guidaprestitiefinanziamenti.com

lunedì 20 luglio 2009

Prestito Giovanile

I finanziamenti per giovani sono delle particolari forme di prestito dedicate al settore giovanile. La scelta del prestito avviene in genere mediante un comodo confronto online in modo da avere un quadro completo ed esaustivo sulle migliori offerte presentate. Le somme non superano un determinato valore e vengono versate immediatamente sul conto corrente richiesto.

In questa categoria rientrano anche i finanziamenti legati all'apertura di nuove imprese giovanili che godono di particolari vantaggi, tra cui: tasso agevolato, fondo perduto sulla quota investita (una percentuale dell'ammontare complessivo non va corrisposta), sovvenzionamento da parte dell'Unione Europea, corsi di avviamento all'attività.

Queste forme di prestito sono legate in genere all'acquisto di un bene materiale o semplicemente di in servizio e non richiedono particolari vincoli o condotte per portare a buon fine l'erogazione della somma richiesta. Vi sono poi anche i finanziamenti e le agevolazioni usate per l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie. Inoltre lo stesso Stato dedica appositi fondi per sostenere al meglio i giovani e risolvere, almeno in parte, eventuali problemi legati alla la mobilità universitaria.

I finanziamenti per i giovani possono anche essere concessi sotto forma di borse di studio che, tramite opportune prove, vengono erogate dall'ente preposto (esempi: finanziamenti per vitto e alloggio, finanziamento mensa, finanziamento libri ecc..).
fonte guidaprestitiefinanziamenti

venerdì 17 luglio 2009

Consolidamento debiti

Il consolidamento debiti è la soluzione adatta a chi avverte la necessità di far confluire i propri debiti in un unico finanziamento con rate decisamente più convenienti. I vantaggi ascrivibili al consolidamento di debiti sono diversi: in primis, vi è la comodità di versare un'unica rata ad un unico istituto piuttosto che dover gestire un numero più elevato di rate, si alleggerisce poi l'importo delle rate periodiche (questo nasce dall'allungamento del periodo massimo di durata del prestito) e, in specifici casi, è anche possibile beneficiare di liquidità aggiuntiva, specie nel caso in cui l'ammontare delle rate non vada oltre una determinata soglia.




fonte guidaprestito.com

lunedì 13 luglio 2009

Come scegliere il prestito migliore e sicuro

Nell’ormai sempre più folta jungla dei prestiti personali, è possibile aprire dei piccoli varchi e seguendo i nostri consigli arrivare a scegliere i migliori finanziamenti risparmiando qualche centinaio di euro rispetto ad una scelta basata esclusivamente sulle varie campagne pubblicitarie.

Spesso quando facciamo richiesta di prestiti personali, basiamo la nostra decisione sull’ammontare della rata mensile migliore che ci viene proposta e, se da un lato questo può essere in se stesso un motivo di risparmio (minore uscita mensile, maggior liquidità disponibile) può diventare nel tempo una fonte di spesa non indifferente.

Le variabili da tenere in considerazione al momento della scelta di un finanziamento piuttosto che di un altro sono molte e la loro analisi non richiede neppure troppo tempo, quindi perchè non perdere qualche ora e risparmiare un sacco di soldi?

Ma iniziamo adesso con i consigli pratici:

Assicuratevi che il TAN sia fisso: sebbene è pratica comune proporre prestiti personali con un TAN fisso sono comparsi ultimamente prodotti ad interesse annuo variabile. Questo significa che nel tempo il tasso di interesse sul finanziamento potrebbe aumentare e con esso il costo del vostro credito.
Un numero minore di rate produrrà un importo mensile maggiore, ma generalmente meno rate = minor tasso di interesse.
Confrontate diverse proposte di finanziamento, non fermandovi esclusivamente a quelle proposte dalla vostra banca.
Basate la vostra scelta principalmente sul confronto del TAEG che come sappiamo è il tasso reale annuo d’interesse e ci consente di stabilire con precisione quale sarà il costo effettivo del prestito.
Tenete conto delle eventuali spese annuali di tenuta conto nel caso in cui richiedeste il finanziamento presso una banca che non è la vostra. Molte banche offrono prestiti personali solo ai propri clienti, quindi la vostra richiesta potrebbe essere vincolata all’apertura di un conto corrente.
Controllate sempre che i tassi di interesse proposti non vìolino le leggi anti usura. Questo dato è calcolabile attraverso il “tasso medio delle operazioni di finanziamento” che viene pubblicato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Per calcolare il tasso massimo applicabile è sufficiente addizionare al tasso medio la sua metà. Per fare un esempio: se il tasso medio è del 10% il tasso massimo applicabile sarà del 10 + 5 % quindi il 15%
Infine diffidate di tutte quelle proposte che indicano i tassi di interesse (TAN e TAEG) in invisibili postille a fondo volantino.
Per il momento è tutto, seguite settimanalmente questo articolo che aggiorneremo con nuovi utili consigli per la scelta dei migliori prestiti personali.

fonte prestitipersonali.cristianmay.net

domenica 12 luglio 2009

Mediatori creditizi

Il mediatore creditizio è una figura professionale da tempo presente nel panorama finanziario. Il compito di un mediatore finanziario è quello di fungere da intermediario tra la domanda e l'offerta, ossia tra banche o istituti di credito ed il cliente finale, intenzionato a chiedere un finanziamento. Tutta la regolamentazione ed una serie di diritti e doveri legati a queste figure professionali sono contenuti nell'art. 2, comma 1, del D.P.R. 28 luglio 2000, n.287.

I mediatori creditizi non sono legati a nessuna della parti in causa (banche e cliente finale) ma operano in modo autonomo ed indipendente e non possono vendere in alcun modo titoli o fornire sovvenzionamenti per conto di società di credito o altro. Anche i mediatori creditizi sono registrati in un apposito albo e precisamente presso l'Ufficio Italiano Cambi che ne sancisce l'ufficialità.

I mediatori inoltre possono chiedere delle commisioni sui contratti effettuati e ciò va a discapito del titolo stesso che subisce un incremento in termini di costo di vendita. I mediatori creditizi operano in genere in società specifiche e preposte a tale mansione e si servono dei mezzi informatici per meglio attirare l'attenzione delle parti adottando tutta una serie di strategie al fine di portare a buon fine il maggior numero di contratti da promuovere.

Molti sono ormai i siti online dedicati a queste società che hanno assunto un ruolo di primaria importanza nell'intero settore finanziario.


fonte guidaprestitiefinanzimenti.com

sabato 11 luglio 2009

Prestito Auto

LE CARATTERISTICHE DEL PRESTITO AUTO
L’offerta di prestiti auto presente su PrestitiOnline è del tutto simile a quella dei prestiti personali con la sola differenza che si possono trovare prodotti con prezzi e/o condizioni specifiche riservate alle auto o, più in generale ai veicoli (camper, moto, etc.). Pertanto, per le caratteristiche generali rimandiamo alla sezione prestiti personali.
È utile conoscere ciò che accade in generale nel mercato dei prestiti auto. Di norma il cliente ha disposizione due opzioni: la prima è quella di rivolgersi direttamente presso il rivenditore (il concessionario) per l’acquisto rateale del mezzo; la seconda (ed è il caso di PrestitiOnline) è quella di provvedere autonomamente al prestito e successivamente recarsi dal rivenditore per l’acquisto.
Nel primo caso siamo in presenza di una forma di prestito finalizzato ed il rivenditore (o dealer), che ha stipulato una convenzione con uno o più Istituti finanziari, provvede a canalizzare a questi le richieste di finanziamento aventi per oggetto l’acquisto specifico del bene in questione (il veicolo appunto), avanzate dai suoi clienti. Nella gran parte dei casi il rivenditore riceve anche una provvigione dall’Istituto finanziario per l’attività di procacciamento svolta. In caso di approvazione, la somma finanziata viene versata dall’Istituto erogante direttamente al convenzionato, anticipando per conto del cliente il prezzo di acquisto dell’auto (o una sua parte, nel caso si versi un anticipo in contanti). Una volta ricevuta la somma dall’Istituto il rivenditore si impegna a consegnare il veicolo, mentre il cliente a rimborsare le rate all’ente finanziatore.
AUTO NUOVE E AUTO USATE
In genere gli Istituti finanziatori applicano condizioni differenti a seconda che il bene acquistato sia un veicolo nuovo oppure usato. Ciò accade in quanto l’acquisto di un mezzo usato viene percepito come un’operazione più rischiosa in quanto statisticamente presenta una maggiore frequenza di insolvenze.
Chi finanzia può decidere di tutelarsi contro la maggiore rischiosità di questo genere di operazioni applicando condizioni più restrittive in termini di prezzo (tassi meno competitivi rispetto al “nuovo”), di durata massima del finanziamento, di limiti posti all’anzianità di un veicolo oppure operando una maggiore selettività nelle procedure di affidamento dei clienti (a parità di domande presentate, si verifica una maggiore percentuale di rifiuti del finanziamento).

LE EVENTUALI GARANZIE
In genere la concessione di un prestito auto non è subordinata alla presentazione di garanzie reali (ovvero diritti di pegno o ipoteca su beni di proprietà del richiedente).
Può accadere tuttavia che in alcuni casi, allo scopo di limitare il rischio di insolvenza, gli Istituti finanziatori sottopongano al richiedente un contratto che prevede la cambializzazione delle rate, oppure un’unica cambiale, in grado di garantire una parte o l’intero ammontare erogato.
La forma di garanzia più diffusa è però la firma di un coobbligato o di un terzo fideiussore, che si faccia garante del buon esito dell’operazione. Si tratta di una richiesta piuttosto comune, in presenza di condizioni particolari (come ad esempio un richiedente con un’anzianità lavorativa recente oppure a fronte di un importo particolarmente elevato).
Ad ogni modo, non è possibile stabilire delle regole valide a priori in quanto l’eventuale richiesta di garanzie è a discrezione del singolo Istituto che decide caso per caso, a seconda del profilo di rischio dell’operazione e del singolo richiedente.

GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO
La legge stabilisce che un contratto di prestito auto deve contenere i seguenti elementi:

il tasso di interesse praticato;
ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi i maggiori oneri in caso di mora;
l’ammontare e le modalità del finanziamento;
il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
le eventuali garanzie richieste;
le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.
IL MANCATO PAGAMENTO DI UNA RATA
L’interruzione del rimborso del finanziamento comporta l’immediata inadempienza nei confronti dell’Istituto finanziatore ed il rischio di spiacevoli conseguenze:

gli interessi dovuti verrebbero maggiorati, con l’applicazione di una mora;
si rischia che il proprio nominativo venga inserito nella lista dei pagatori ritardatari e/o segnalato agli enti di tutela del credito (le Centrali Rischi), i quali condivideranno le informazioni con l’intero sistema bancario e finanziario. Il risultato sarà il peggioramento dell’affidabilità creditizia del cliente e una conseguente maggiore difficoltà nell’ottenere credito in futuro.
Il mancato puntuale pagamento anche di una sola rata autorizza l’Istituto finanziatore a risolvere unilateralmente il contratto. Il cliente sarà tenuto al pagamento di tutte le spese bancarie e di protesto nonché di tutti gli oneri sostenuti dall’Istituto per recuperare le somme dovute, oltre ad un’eventuale penale.
ESTINZIONE ANTICIPATA
La normativa stabilisce che è sempre possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato.
Al cliente che sceglie di esercitare questa opzione verrà richiesto di rimborsare il capitale residuo ancora dovuto, maggiorato di una penale che, per legge, non può essere superiore all’1% dell’importo finanziato.
Qualora il contratto non specifichi qual è l’importo del capitale residuo dopo ciascuna rata di rimborso, si deve intendere come capitale residuo la somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data del rimborso anticipato.

I CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito illustriamo in modo schematico alcuni criteri di valutazione specifici del prestito auto.

Politiche di rischio
Ogni Istituto applica una propria politica di rischio nella valutazione delle richieste, basandosi sui dati statistici che possiede (credit scoring). Tali dati costituiscono lo strumento che consente all’Istituto di mantenere le insolvenze al di sotto di un determinato livello.
Livello di reddito
L’accettazione delle richieste è normalmente subordinata anche alla valutazione del livello di reddito del richiedente e al rapporto tra quest’ultimo e l’eventuale rata di rimborso.
Affidabilità creditizia
Grande importanza riveste infine l’affidabilità creditizia del richiedente. È importante sottolineare che questa valutazione non ha alcun significato “morale”. Gli Istituti si limitano a stimare il livello di rischio connesso a ciascuna richiesta, anche sulla base dei rapporti di credito forniti dalle Centrali Rischi.
Se la storia creditizia del richiedente presenta alcune “pecche” (ritardi nei rimborsi di precedenti finanziamenti, insoluti, ecc.) la probabilità che la richiesta venga accettata è ovviamente più bassa.
In alcuni di questi casi una valida alternativa è costituita dalla Cessione del quinto, soluzione che, offrendo le opportune garanzie all’Istituto finanziatore, consente di adottare criteri di valutazione più flessibili.
LE CONDIZIONI ECONOMICHE
Quando si deve scegliere tra più offerte di finanziamento è bene considerare l’onerosità complessiva di ciascuna, senza limitarsi alla valutazione della sola rata mensile.
Tuttavia si tratta di un’operazione talvolta non semplice, in quanto le voci di spesa di un finanziamento possono essere numerose (importo erogato, interessi, oneri accessori, eventuali spese iniziali, costi assicurativi) e non sono facilmente misurabili in maniera immediata.
In generale, gli elementi che è opportuno considerare prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento sono:

TAN (Tasso Annuo Nominale)
Il TAN rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato (talvolta al lordo di eventuali costi assicurativi o spese di istruttoria). Viene utilizzato per calcolare, a partire dall’importo finanziato e dalla durata del prestito, la quota di interesse che andrà corrisposta all’Istituto finanziatore e che, sommata alla quota di capitale, andrà a determinare la rata di rimborso.
TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
Il TAEG è una misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento. Diversamente dal TAN, il TAEG è comprensivo di eventuali oneri accessori, quali spese di istruttoria e spese assicurative, che sono a carico del cliente.
Tuttavia la normativa italiana consente, sotto alcune condizioni, una certa discrezionalità, escludendo o includendo nel calcolo del TAEG alcune voci: le spese assicurative ad esempio, se facoltative, possono essere escluse dal calcolo.
Fai quindi attenzione e considera attentamente la tua spesa complessiva, analizzando di volta in volta le singole voci dell’offerta che ti viene proposta.

fonte prestitoonline.it

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