domenica 26 luglio 2009

Le nove regole per un prestito sicuro

LE REGOLE PER UN PRESTITO SICURO
1. NON FIDATEVI DI PREVENTIVI CON TEG TROPPO CONVENIENTI L’AFFARE NON LO FA MAI IL CLIENTE MA LA SOCIETA’ FINANZIARIA
2. RICHIEDETE SEMPRE PREVENTIVI SCRITTI SU CARTA INTESTATA O A MEZZO E-MAIL SPEDITE DAL SITO UFFICIALE DELLA SOCIETA’
3. I COSTI DEVONO ESSERE CHIARI DA SUBITO E NON VI POSSONO ESSERE COSTI ADDEBITATI IN FASE DI LIQUIDAZIONE
4. PRETENDETE DI FIRMARE E DI RICEVERE UN COPIA DEL DOCUMENTO DI SINTESI E DELLO SCHEMA PRE CONTRATTUALE RIPORTANTE I DATI DEL FINANZIAMENTO E DELL’ENTE FINANZIATORE
5. NON PAGATE MAI SPESE ANTICIPATE A NESSUNO
6. DIFFIDATE DI QUEI SITI DOVE NON SIA INDICATA LA DENOMINAZIONE DEL MEDIATORE CREDITIZIO, LA SUA UBICAZIONE, E IL SUO NUMERO DI ISCRIZIONE AL UFFICIO ITALIANO DEI CAMBI ( UIC)
7. DIFFIDATE DI PREVENTIVI INVIATIVI A MEZZO RISPOSTA AUTOMATICA IN POCHI SECONDI O CALCOLATI SUL SITO STESSO NON COSTITUISCONO ELEMENTO CONTRATTUALE E NON SIETE TUTELATI.
8. IN CASO DI FINANZIAMENTI CAMBIALIZZATI RICORDATEVI CHE LA SOCIETA’ FINANZIARIA, ALMENO QUELLE SERIE, HA GIÀ INSERITO ANCHE IL COSTO DELLE CAMBIALI ALL’INTERNO DEL CONTRATTO PER CUI NON PAGATE SOMME ILLECITAMENTE RICHIESTE DAL MEDIATORE CREDITIZIO A FRONTE DI QUESTO COSTO
9. RICORDATE CHE IN PRESENZA DI PROBLEMATICHE TIPO PROTESTI O SEGNALAZIONI IN BANCA DATI, POCHE FINANZIARIE SONO IN GRADO DI RISOLVERVI IL PROBLEMA, MA SOLO SE SIETE LAVORATORI DIPENDENTI QUINDI NON CREDETE A PSEUDO MAGHI DELLA FINANZA SONO SOLO DEI MILLANTATORI CHE MIRANO AL VOSTRO PORTAFOGLI.

fonte meclease.it

martedì 21 luglio 2009

Prestiti a protestati

Se malauguratamente si è stati protestati o si risulta cattivi pagatori, è un'impresa davvero impossibile poter ottenere un prestito, per giunta lo è anche se il protestato risulta essere un proprio familiare convivente, in questo caso è come se il protesto lo si avesse subito direttamente e personalmente.

C'è da aggiungere che negli ultimi periodi, i parametri per poter accedere ad un finanziamento si sono ulteriormente inaspriti, bastano brevi ritardi nei pagamenti o vari finanziamenti già non concessi per vedersi rifiutato ancora una volta un prestito. Per avere un prestito quindi bisognerebbe estinguere ogni precedente debito e attendere le tempistiche minime per la riabilitazione presenti nel codice deontologico ovvero da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 36 in base alla motivazioni per le quali si è stati inseriti negli elenchi dei cattivi pagatori o protestati.

Diversamente l'unico modo per avere del denaro in prestito è la cessione del quinto dello stipendio (quindi questo implica che abbiate un lavoro regolare) in quanto a garanzia del rimborso c'è il fatto che la rata viene pagata direttamente dal datore di lavoro quindi, a meno di non perdere il lavoro, il pagamento è garantito sino a quando è presente uno stipendio.

Proprio per questo, al cliente viene tolta la possibilità di non pagare una rata (possibilità che non ha più senso di esistere) e, grazie alla grande garanzia, non vengono nemmeno prese informazioni sulla personale affidabilità finanziaria e non si tiene conto di eventuali iscrizioni nei registri dei protestati o dei cattivi pagatori.
fonte guidaprestitiefinanziamenti.com

lunedì 20 luglio 2009

Prestito Giovanile

I finanziamenti per giovani sono delle particolari forme di prestito dedicate al settore giovanile. La scelta del prestito avviene in genere mediante un comodo confronto online in modo da avere un quadro completo ed esaustivo sulle migliori offerte presentate. Le somme non superano un determinato valore e vengono versate immediatamente sul conto corrente richiesto.

In questa categoria rientrano anche i finanziamenti legati all'apertura di nuove imprese giovanili che godono di particolari vantaggi, tra cui: tasso agevolato, fondo perduto sulla quota investita (una percentuale dell'ammontare complessivo non va corrisposta), sovvenzionamento da parte dell'Unione Europea, corsi di avviamento all'attività.

Queste forme di prestito sono legate in genere all'acquisto di un bene materiale o semplicemente di in servizio e non richiedono particolari vincoli o condotte per portare a buon fine l'erogazione della somma richiesta. Vi sono poi anche i finanziamenti e le agevolazioni usate per l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie. Inoltre lo stesso Stato dedica appositi fondi per sostenere al meglio i giovani e risolvere, almeno in parte, eventuali problemi legati alla la mobilità universitaria.

I finanziamenti per i giovani possono anche essere concessi sotto forma di borse di studio che, tramite opportune prove, vengono erogate dall'ente preposto (esempi: finanziamenti per vitto e alloggio, finanziamento mensa, finanziamento libri ecc..).
fonte guidaprestitiefinanziamenti

venerdì 17 luglio 2009

Consolidamento debiti

Il consolidamento debiti è la soluzione adatta a chi avverte la necessità di far confluire i propri debiti in un unico finanziamento con rate decisamente più convenienti. I vantaggi ascrivibili al consolidamento di debiti sono diversi: in primis, vi è la comodità di versare un'unica rata ad un unico istituto piuttosto che dover gestire un numero più elevato di rate, si alleggerisce poi l'importo delle rate periodiche (questo nasce dall'allungamento del periodo massimo di durata del prestito) e, in specifici casi, è anche possibile beneficiare di liquidità aggiuntiva, specie nel caso in cui l'ammontare delle rate non vada oltre una determinata soglia.




fonte guidaprestito.com

lunedì 13 luglio 2009

Come scegliere il prestito migliore e sicuro

Nell’ormai sempre più folta jungla dei prestiti personali, è possibile aprire dei piccoli varchi e seguendo i nostri consigli arrivare a scegliere i migliori finanziamenti risparmiando qualche centinaio di euro rispetto ad una scelta basata esclusivamente sulle varie campagne pubblicitarie.

Spesso quando facciamo richiesta di prestiti personali, basiamo la nostra decisione sull’ammontare della rata mensile migliore che ci viene proposta e, se da un lato questo può essere in se stesso un motivo di risparmio (minore uscita mensile, maggior liquidità disponibile) può diventare nel tempo una fonte di spesa non indifferente.

Le variabili da tenere in considerazione al momento della scelta di un finanziamento piuttosto che di un altro sono molte e la loro analisi non richiede neppure troppo tempo, quindi perchè non perdere qualche ora e risparmiare un sacco di soldi?

Ma iniziamo adesso con i consigli pratici:

Assicuratevi che il TAN sia fisso: sebbene è pratica comune proporre prestiti personali con un TAN fisso sono comparsi ultimamente prodotti ad interesse annuo variabile. Questo significa che nel tempo il tasso di interesse sul finanziamento potrebbe aumentare e con esso il costo del vostro credito.
Un numero minore di rate produrrà un importo mensile maggiore, ma generalmente meno rate = minor tasso di interesse.
Confrontate diverse proposte di finanziamento, non fermandovi esclusivamente a quelle proposte dalla vostra banca.
Basate la vostra scelta principalmente sul confronto del TAEG che come sappiamo è il tasso reale annuo d’interesse e ci consente di stabilire con precisione quale sarà il costo effettivo del prestito.
Tenete conto delle eventuali spese annuali di tenuta conto nel caso in cui richiedeste il finanziamento presso una banca che non è la vostra. Molte banche offrono prestiti personali solo ai propri clienti, quindi la vostra richiesta potrebbe essere vincolata all’apertura di un conto corrente.
Controllate sempre che i tassi di interesse proposti non vìolino le leggi anti usura. Questo dato è calcolabile attraverso il “tasso medio delle operazioni di finanziamento” che viene pubblicato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Per calcolare il tasso massimo applicabile è sufficiente addizionare al tasso medio la sua metà. Per fare un esempio: se il tasso medio è del 10% il tasso massimo applicabile sarà del 10 + 5 % quindi il 15%
Infine diffidate di tutte quelle proposte che indicano i tassi di interesse (TAN e TAEG) in invisibili postille a fondo volantino.
Per il momento è tutto, seguite settimanalmente questo articolo che aggiorneremo con nuovi utili consigli per la scelta dei migliori prestiti personali.

fonte prestitipersonali.cristianmay.net

domenica 12 luglio 2009

Mediatori creditizi

Il mediatore creditizio è una figura professionale da tempo presente nel panorama finanziario. Il compito di un mediatore finanziario è quello di fungere da intermediario tra la domanda e l'offerta, ossia tra banche o istituti di credito ed il cliente finale, intenzionato a chiedere un finanziamento. Tutta la regolamentazione ed una serie di diritti e doveri legati a queste figure professionali sono contenuti nell'art. 2, comma 1, del D.P.R. 28 luglio 2000, n.287.

I mediatori creditizi non sono legati a nessuna della parti in causa (banche e cliente finale) ma operano in modo autonomo ed indipendente e non possono vendere in alcun modo titoli o fornire sovvenzionamenti per conto di società di credito o altro. Anche i mediatori creditizi sono registrati in un apposito albo e precisamente presso l'Ufficio Italiano Cambi che ne sancisce l'ufficialità.

I mediatori inoltre possono chiedere delle commisioni sui contratti effettuati e ciò va a discapito del titolo stesso che subisce un incremento in termini di costo di vendita. I mediatori creditizi operano in genere in società specifiche e preposte a tale mansione e si servono dei mezzi informatici per meglio attirare l'attenzione delle parti adottando tutta una serie di strategie al fine di portare a buon fine il maggior numero di contratti da promuovere.

Molti sono ormai i siti online dedicati a queste società che hanno assunto un ruolo di primaria importanza nell'intero settore finanziario.


fonte guidaprestitiefinanzimenti.com

sabato 11 luglio 2009

Prestito Auto

LE CARATTERISTICHE DEL PRESTITO AUTO
L’offerta di prestiti auto presente su PrestitiOnline è del tutto simile a quella dei prestiti personali con la sola differenza che si possono trovare prodotti con prezzi e/o condizioni specifiche riservate alle auto o, più in generale ai veicoli (camper, moto, etc.). Pertanto, per le caratteristiche generali rimandiamo alla sezione prestiti personali.
È utile conoscere ciò che accade in generale nel mercato dei prestiti auto. Di norma il cliente ha disposizione due opzioni: la prima è quella di rivolgersi direttamente presso il rivenditore (il concessionario) per l’acquisto rateale del mezzo; la seconda (ed è il caso di PrestitiOnline) è quella di provvedere autonomamente al prestito e successivamente recarsi dal rivenditore per l’acquisto.
Nel primo caso siamo in presenza di una forma di prestito finalizzato ed il rivenditore (o dealer), che ha stipulato una convenzione con uno o più Istituti finanziari, provvede a canalizzare a questi le richieste di finanziamento aventi per oggetto l’acquisto specifico del bene in questione (il veicolo appunto), avanzate dai suoi clienti. Nella gran parte dei casi il rivenditore riceve anche una provvigione dall’Istituto finanziario per l’attività di procacciamento svolta. In caso di approvazione, la somma finanziata viene versata dall’Istituto erogante direttamente al convenzionato, anticipando per conto del cliente il prezzo di acquisto dell’auto (o una sua parte, nel caso si versi un anticipo in contanti). Una volta ricevuta la somma dall’Istituto il rivenditore si impegna a consegnare il veicolo, mentre il cliente a rimborsare le rate all’ente finanziatore.
AUTO NUOVE E AUTO USATE
In genere gli Istituti finanziatori applicano condizioni differenti a seconda che il bene acquistato sia un veicolo nuovo oppure usato. Ciò accade in quanto l’acquisto di un mezzo usato viene percepito come un’operazione più rischiosa in quanto statisticamente presenta una maggiore frequenza di insolvenze.
Chi finanzia può decidere di tutelarsi contro la maggiore rischiosità di questo genere di operazioni applicando condizioni più restrittive in termini di prezzo (tassi meno competitivi rispetto al “nuovo”), di durata massima del finanziamento, di limiti posti all’anzianità di un veicolo oppure operando una maggiore selettività nelle procedure di affidamento dei clienti (a parità di domande presentate, si verifica una maggiore percentuale di rifiuti del finanziamento).

LE EVENTUALI GARANZIE
In genere la concessione di un prestito auto non è subordinata alla presentazione di garanzie reali (ovvero diritti di pegno o ipoteca su beni di proprietà del richiedente).
Può accadere tuttavia che in alcuni casi, allo scopo di limitare il rischio di insolvenza, gli Istituti finanziatori sottopongano al richiedente un contratto che prevede la cambializzazione delle rate, oppure un’unica cambiale, in grado di garantire una parte o l’intero ammontare erogato.
La forma di garanzia più diffusa è però la firma di un coobbligato o di un terzo fideiussore, che si faccia garante del buon esito dell’operazione. Si tratta di una richiesta piuttosto comune, in presenza di condizioni particolari (come ad esempio un richiedente con un’anzianità lavorativa recente oppure a fronte di un importo particolarmente elevato).
Ad ogni modo, non è possibile stabilire delle regole valide a priori in quanto l’eventuale richiesta di garanzie è a discrezione del singolo Istituto che decide caso per caso, a seconda del profilo di rischio dell’operazione e del singolo richiedente.

GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO
La legge stabilisce che un contratto di prestito auto deve contenere i seguenti elementi:

il tasso di interesse praticato;
ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi i maggiori oneri in caso di mora;
l’ammontare e le modalità del finanziamento;
il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
le eventuali garanzie richieste;
le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG.
IL MANCATO PAGAMENTO DI UNA RATA
L’interruzione del rimborso del finanziamento comporta l’immediata inadempienza nei confronti dell’Istituto finanziatore ed il rischio di spiacevoli conseguenze:

gli interessi dovuti verrebbero maggiorati, con l’applicazione di una mora;
si rischia che il proprio nominativo venga inserito nella lista dei pagatori ritardatari e/o segnalato agli enti di tutela del credito (le Centrali Rischi), i quali condivideranno le informazioni con l’intero sistema bancario e finanziario. Il risultato sarà il peggioramento dell’affidabilità creditizia del cliente e una conseguente maggiore difficoltà nell’ottenere credito in futuro.
Il mancato puntuale pagamento anche di una sola rata autorizza l’Istituto finanziatore a risolvere unilateralmente il contratto. Il cliente sarà tenuto al pagamento di tutte le spese bancarie e di protesto nonché di tutti gli oneri sostenuti dall’Istituto per recuperare le somme dovute, oltre ad un’eventuale penale.
ESTINZIONE ANTICIPATA
La normativa stabilisce che è sempre possibile estinguere il prestito anticipatamente rispetto al termine concordato.
Al cliente che sceglie di esercitare questa opzione verrà richiesto di rimborsare il capitale residuo ancora dovuto, maggiorato di una penale che, per legge, non può essere superiore all’1% dell’importo finanziato.
Qualora il contratto non specifichi qual è l’importo del capitale residuo dopo ciascuna rata di rimborso, si deve intendere come capitale residuo la somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data del rimborso anticipato.

I CRITERI DI VALUTAZIONE
Di seguito illustriamo in modo schematico alcuni criteri di valutazione specifici del prestito auto.

Politiche di rischio
Ogni Istituto applica una propria politica di rischio nella valutazione delle richieste, basandosi sui dati statistici che possiede (credit scoring). Tali dati costituiscono lo strumento che consente all’Istituto di mantenere le insolvenze al di sotto di un determinato livello.
Livello di reddito
L’accettazione delle richieste è normalmente subordinata anche alla valutazione del livello di reddito del richiedente e al rapporto tra quest’ultimo e l’eventuale rata di rimborso.
Affidabilità creditizia
Grande importanza riveste infine l’affidabilità creditizia del richiedente. È importante sottolineare che questa valutazione non ha alcun significato “morale”. Gli Istituti si limitano a stimare il livello di rischio connesso a ciascuna richiesta, anche sulla base dei rapporti di credito forniti dalle Centrali Rischi.
Se la storia creditizia del richiedente presenta alcune “pecche” (ritardi nei rimborsi di precedenti finanziamenti, insoluti, ecc.) la probabilità che la richiesta venga accettata è ovviamente più bassa.
In alcuni di questi casi una valida alternativa è costituita dalla Cessione del quinto, soluzione che, offrendo le opportune garanzie all’Istituto finanziatore, consente di adottare criteri di valutazione più flessibili.
LE CONDIZIONI ECONOMICHE
Quando si deve scegliere tra più offerte di finanziamento è bene considerare l’onerosità complessiva di ciascuna, senza limitarsi alla valutazione della sola rata mensile.
Tuttavia si tratta di un’operazione talvolta non semplice, in quanto le voci di spesa di un finanziamento possono essere numerose (importo erogato, interessi, oneri accessori, eventuali spese iniziali, costi assicurativi) e non sono facilmente misurabili in maniera immediata.
In generale, gli elementi che è opportuno considerare prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento sono:

TAN (Tasso Annuo Nominale)
Il TAN rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato (talvolta al lordo di eventuali costi assicurativi o spese di istruttoria). Viene utilizzato per calcolare, a partire dall’importo finanziato e dalla durata del prestito, la quota di interesse che andrà corrisposta all’Istituto finanziatore e che, sommata alla quota di capitale, andrà a determinare la rata di rimborso.
TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
Il TAEG è una misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento. Diversamente dal TAN, il TAEG è comprensivo di eventuali oneri accessori, quali spese di istruttoria e spese assicurative, che sono a carico del cliente.
Tuttavia la normativa italiana consente, sotto alcune condizioni, una certa discrezionalità, escludendo o includendo nel calcolo del TAEG alcune voci: le spese assicurative ad esempio, se facoltative, possono essere escluse dal calcolo.
Fai quindi attenzione e considera attentamente la tua spesa complessiva, analizzando di volta in volta le singole voci dell’offerta che ti viene proposta.

fonte prestitoonline.it

venerdì 10 luglio 2009

Prestito delega

Il "prestito con delega di pagamento" costituisce una forma di finanziamento che ha molti elementi in comune con la cessione del quinto stipendio in quanto a procedure, ma che consente di beneficiare di un maggiore importo monetario, poiché può sfiorare i due quinti della busta-paga di chi ha fatto richiesta di questa forma di prestito. Si tratta di una forma di finanziamento rivolta ai dipendenti pubblici o privati e organizzata in maniera da permetter loro di estinguere o rinnovare ulteriori prestiti. Al contrario della cessione del quinto, l'accettazione di una pratica di finanziamento del suddetto tipo dipende dalla volontà di datore di lavoro. Il prestito delega non si dimostra, in tal senso, un diritto garantito legislativamente.
fonte guidaprestito.com

giovedì 9 luglio 2009

Prestito finalizzato

- Auto, computer, viaggi etc.
Caratteristiche
Il prestito finalizzato è un finanziamento acceso, in genere, presso un rivenditore di beni o servizi (auto, elettrodomestici, viaggi, ecc.) per dilazionare il prezzo di acquisto ed è disciplinato dalla normativa sul credito al consumo.
Il rivenditore grazie alla stipula di convenzioni con uno o più finanziarie è autorizzato a proporre finanziamenti rateali ai propri clienti, ricevendo - se convenuto - una provvigione per il servizio prestato. L’importo, differentemente dai prestiti personali, è erogato direttamente al negoziante il quale si impegna ad istruire la pratica e ad inviarla alla finanziaria che provvederà a valutare la richiesta.

Attenzione!
Nel prestito finalizzato, il contratto di acquisto del bene ed il contratto di finanziamento sono distinti: il contratto di acquisto riguarda il consumatore ed il venditore, il contratto di finanziamento riguarda il consumatore e la banca/finanziaria.
Pertanto, nel caso in cui dovessero insorgere problemi con un negoziante (es. difetti del bene acquistato a rate) non bisogna interrompere il pagamento delle rate perché ciò si rifletterebbe sull’affidabilità creditizia (vedi ottenere un prestito) e quindi sulla possibilità di ottenere altri finanziamenti da altre banche o finanziarie anche in futuro.



Convenzionato (dealer) - Auto, computer, viaggi.
Il convenzionato è un rivenditore di beni o servizi (auto, computer, elettrodomestici, viaggi ecc.) che, grazie alla stipula di convenzioni con una o più finanziarie, è autorizzato a proporre finanziamenti rateali ai propri clienti, ricevendo - se convenuto - una provvigione per il servizio prestato.
Il rivenditore si impegna ad istruire la pratica e ad inviarla alla finanziaria che provvederà a valutare la richiesta in base ai propri criteri interni di valutazione.

Attenzione!
A volte, alcune finanziarie possono siglare accordi di esclusiva con i rivenditori grazie ai quali i rivenditori si impegnano ad offrire prodotti di finanziamento di una sola finanziaria, escludendo tutte le altre che eventualmente proporranno una convenzione. Inoltre, non sempre una convenzione vantaggiosa per il dealer (in termini di provvigioni) lo è anche per il cliente (in termini di tasso).
Pertanto, prima di inoltrare una richiesta di finanziamento sarebbe utile prendere visione dei tassi e delle attuali condizioni di mercato per non incorrere in finanziamenti troppo onerosi, considerando in fine che il dealer ha delle leve commerciali che gli consentono di proporre tassi e condizioni più vantaggiose ai clienti che si fanno rispettare !



Piano di ammortamento
Il prestito finalizzato prevede un tasso di interesse in genere fisso - espresso dal T.A.N. (tasso annuo nominale) e T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale) - ed è rimborsato secondo un piano di ammortamento alla francese: rate costanti composte da una quota interessi decrescente e una quota capitale crescente; ciò consente alle banche o finanziarie di tutelarsi in quanto la maggior parte della quota interessi totale viene pagata con le prime rate.
A volte può essere concesso un periodo di preammortamento ossia un periodo iniziale del prestito nel quale è possibile non corrispondere le rate (es. prestiti con pagamento della prima rata dopo 12 mesi dall’acquisto).

Importo massimo
L'importo massimo secondo la normativa sul credito al consumo è di 30.987,41 euro e viene versato direttamente al rivenditore convenzionato per dilazionare il prezzo di acquisto del bene o servizio. Nei prestiti personali, invece, l’importo spesso non coincide con il prezzo del bene o servizio e viene versato direttamente al cliente.

Garanzie
Il prestito finalizzato, differentemente dal mutuo, non prevede la prestazione di garanzie reali (pegno o ipoteca) per cui, in alcuni casi (es: contratto di lavoro a tempo determinato, importo elevato ecc.) gli enti finanziatori potranno richiedere garanzie personali: firma di un coobbligato o di un terzo fideiussore che si obbligano direttamente verso il creditore (banca o finanziaria) in caso di insolvenza del debitore principale.

Chi lo può richiedere
In base alla normativa sul credito al consumo il prestito personale è riservato ai consumatori e pertanto non viene concesso alle imprese o a persone che intendono finanziare la propria attività.

Chi lo può concedere
Il prestito finalizzato può essere erogato direttamente da:

banche;
intermediari finanziari iscritti nell'apposito albo tenuto presso l’Ufficio Italiano dei Cambi.
Il consumatore dunque, per sottoscrivere un contratto di prestito finalizzato può recarsi direttamente presso il punto vendita dei beni/servizi che intende acquistare.


fonte zonaprestiti.com

mercoledì 8 luglio 2009

Caratteristiche prestito personale

LE CARATTERISTICHE DEL PRESTITO PERSONALE
Il prestito personale è un prodotto di credito al consumo che prevede il finanziamento di una somma prefissata ad un tasso di interesse fisso e rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate costanti.
Rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati cioè in quelle operazioni di finanziamento non direttamente collegate all’acquisto di uno specifico bene o servizio.
Quindi, a differenza di quanto accade nei prestiti finalizzati, non entra in gioco la figura del convenzionato, ma il contratto è concluso direttamente tra l’Istituto finanziatore e il richiedente, che sono pertanto gli unici soggetti interessati.
Di conseguenza, se la richiesta di finanziamento viene accettata, l’erogazione della somma avviene direttamente nelle mani del consumatore, e non ad una terza parte (il convenzionato appunto).
Manca anche la presenza di un bene o servizio che possa fungere da garanzia per l’eventuale insolvenza del debitore, cosa che rende questo prodotto piuttosto rischioso per l’Istituto finanziatore.
Il prestito personale viene normalmente concesso dalle banche e dalle società finanziarie specializzate.

fonte sole 24ore

martedì 7 luglio 2009

Prestiti non finalizzato

Il prestito non finalizzato è un tipo di finanziamento che concede al richiedente una più ampia libertà d'azione. Il cliente generalmente non è tenuto a informare l'istituto di credito sulla destinazione del prestito richiesto, l’erogazione potrà quindi essere utilizzata per i più svariati scopi.
Il prestito non finalizzato è un finanziamento a tasso fisso, con restituzione del capitale mediante rate mensili di importo costante.

Questa tipologia è anche detta "prestito garantito" in quanto non soggetta all'obbligo di presentare effettive garanzie da parte del cliente. Infatti la principale caratteristica dei prestiti non finalizzati è che il rimborso del prestito viene coperto da appropriate garanzie fornite dal cliente stesso. Queste permettono e facilitano la concessione del prestito richiesto, peraltro a condizioni concorrenziali rispetto ad altri metodi di finanziamento.

Per limitare comunque al minimo il rischio di eventuale insolvenza, le banche o società di credito possono richiedere particolari garanzie personali come:

cambializzazione delle rate
fideiussione
firma di un garante
firma preventiva di una cambiale, garantendo una parte della somma in caso di inadempimento
permesso a riscuotere parte dello stipendio del cliente/debitore in caso di mora
stipulazione di polizze assicurative
Ovviamente più sarà alto il capitale richiesto maggiori saranno le specifiche garanzie pretese dalla banca interessata. Difficile stabilire delle procedure standard adottate dai mediatori, poiché ogni singolo caso viene valutato a sé, tenendo conto del profilo di rischio (Credit Scoring) del cliente, in modo da potersi tutelare nella maniera più adeguata.
Esistono diverse forme di prestito non finalizzato, ciascuna di esse rivolta a differenti target di clientela e con varie modalità. Tra i più comuni prestiti:

prestito cambializzato
prestito cessione del quinto
prestito delega
prestito fiduciario
prestito personale
fonte prestiti-online.org

domenica 5 luglio 2009

Cos'è il TAEG oggi ISC?

L'Indice sintetico di costo (ISC), noto in precedenza come Tasso annuo effettivo globale (TAEG) è l'indicatore di tasso di interesse di un'operazione di finanziamento (es. un prestito, l'acquisto rateale di beni o servizi). È espresso in percentuale ed indica il costo effettivo del finanziamento.
Il Tasso Annuo Effettivo Globale rappresenta il costo effettivo dell'operazione espresso in percentuale che il cliente deve alla società che ha erogato il prestito o il finanziamento. Detto in poche parole il T.A.E.G. racchiude contemporaneamente sia il T.A.N. (Tasso Annuo Nominale) ossia la percentuale di interesse che grava sul prestito che le spese di emissione per la pratica e la documentazione. In Pratica
T.A.N. + spese di istruttoria e documentazione = T.A.E.G.
Il calcolo del TAEG/ISC consiste nel trovare quel tasso di interesse che rende uguali la somma del credito concesso al cliente, con la somma complessiva che il cliente dovrà rimborsare alla scadenza. Lo scopo è infatti dare al cliente un unico indicatore di interesse che comprende in sé non solo il tasso effettivo di interesse sul prestito, ma anche tutte le spese accessorie.

I parametri che determinano il TAEG o ISC sono fissati per legge. In particolare, oltre alla struttura del rimborso finanziario, rientrano a far parte del calcolo di questo tasso tutte le spese accessorie obbligatorie inerenti all'atto del finanziamento, ovvero:

spese di istruttoria della pratica
commissioni d'incasso
assicurazioni obbligatorie
Non rientrano invece a far parte dei parametri che incidono sul TAEG:

bolli statali
tasse
assicurazioni non obbligatorie
Detto in poche parole il TAEG racchiude contemporaneamente sia il TAN (Tasso annuo nominale), ossia la percentuale di interesse che grava sul prestito, che le spese di emissione per la pratica e la documentazione


All'interno del TAEG non rientrano neanche le commissioni di massimo scoperto, qualora le banche ne prevedano l'esistenza. Come è risaputo, tali commissioni sono un costo per il cliente e fanno levitare il prezzo del finanziamento in maniera consistente: ciò significa che, se tali spese fossero incluse, si potrebbe avere un tasso che supererebbe il limite previsto dalla legge antiusura.

fonte wikipedia

Cos'è il TAN?

TAN, tasso annuale nominale.
E' in sintesi il tasso di interesse puro applicato ad un finanziamento.
Non corrisponde tuttavia al tasso d'interesse realmente applicato al finanziamento, ma al tasso effettivo periodale moltiplicato per il numero di periodi in cui l'anno è ripartito.
Se ad esempio si investono dei soldi ad un tasso trimestrale del 3%, il TAN sarà pari al 12% (3% moltiplicato per 4). Ma il tasso annuo effettivo sarà maggiore per effetto della capitalizzazione trimestrale.

wikipedia.it

Prestito INPDAP

Cosa fornisce la prestazione
Una somma in denaro per rispondere a improvvise e urgenti necessità dell'iscritto alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.

A chi si rivolge
Ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali che percepiscono una retribuzione mensile fissa e continuativa o un trattamento pensionistico.

Rimborso
I prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota interessi e da una quota capitale (ammortamento francese).

Come si ottiene
Gli interessati devono presentare domanda in triplice copia, su apposito modello fornito dall'Istituto (consulta la sezione modulistica), all'Amministrazione dalla quale dipendono o all’Istituto che eroga il trattamento pensionistico. L'Amministrazione provvederà a inoltrarla, completa dei dati, alla Sede Inpdap competente per territorio. Non occorre alcuna documentazione di spesa, né produrre motivazioni, né presentare certificato medico.

Importi
per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una o due mensilità di stipendio netto da restituire in 12 rate mensili;
per i prestiti biennali, un importo da due a quattro mensilità di stipendio netto da restituire in 24 rate mensili;
per i prestiti triennali, un importo da tre a sei mensilità dello stipendio netto da restituire in 36 rate mensili;
per i prestiti quadriennali, un importo da quattro a otto mensilità di stipendio netto da restituire in 48 rate mensili.
Sulla prestazione si applicano un tasso di interesse a scalare, un'aliquota per spese di amministrazione e una per fondo rischi, secondo i seguenti valori:

per i piccoli prestiti annuali
tasso annuo effettivo: 4,50%
spese di amministrazione: 0,50%
premio fondo rischi: 0,30%
Il TAEG, al netto del premio fondo rischi, è pari al 5,48%

per i piccoli prestiti biennali
tasso annuo effettivo: 4,50%
spese di amministrazione: 0,50%
premio fondo rischi: 0,60% (0,30% annuo)
Il TAEG, al netto del premio fondo rischi, è pari al 5,01%

per i piccoli prestiti triennali
tasso annuo effettivo: 4,50%
spese di amministrazione: 0,50%
premio fondo rischi: 0,90% (0,30% annuo)
Il TAEG, al netto del premio fondo rischi, è pari al 4,85%.

per i piccoli prestiti quadriennali
tasso annuo effettivo: 4,50%
spese di amministrazione: 0,50%
premio fondo rischi: 1.20% (0,30% annuo)
Il TAEG, al netto del premio fondo rischi, è pari al 4,76%.

Sulla prestazione erogata ai pensionati, fermi restando i valori del tasso di interesse e delle spese di amministrazione, l'aliquota per fondo rischi varia in funzione dell'età del richiedente, come riportato nella tabella:

Tipo di prestito Pensionati 18-65 Pensionati over 65-80 Pensionati over 80:
-Quadriennali - - - 1,20% - - - - - - - - -3,47% - - - - - - - - - 16,17%
-Triennali - - - - - - 0,90% - - - - - - - 2,82% - - - - - - - - - 13,28%
-Biennali - - - - - - - - 0,60% - - - - - - - 2,05% - - - - - - - - - 9,86%
-Annuali - - - - - - - - -0,30% - - - - - - - 1,13% - - - - - - - - - 5,56%

È utile sapere
Per importi fino a 4.648,11 euro, il pagamento della prestazione avviene o in contanti presso la banca cassiera dell'Istituto o con spedizione al domicilio del richiedente di assegno bancario circolare non trasferibile o con accredito sul c/c postale o bancario indicato dal richiedente.

Per importi superiori a 4.648,11 euro, il pagamento avviene o in contanti presso la banca cassiera dell'Istituto o con accredito sul c/c postale o bancario indicato dal richiedente.
Nel caso in cui il richiedente abbia in corso di ammortamento un prestito pluriennale diretto o garantito, il piccolo prestito annuale non potrà superare la singola mensilità, il biennale le due mensilità, il triennale le tre mensilità e il piccolo prestito quadriennale le quattro mensilità.
In presenza di un piccolo prestito annuale in doppia mensilità, biennale in quattro mensilità, triennale in sei mensilità e quadriennale in otto mensilità, la concessione di un prestito pluriennale diretto o garantito è condizionata al recupero della metà del debito rimanente del piccolo prestito in corso.

La prima rata di ammortamento viene trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in cui viene effettuata l'erogazione della somma.

E' possibile il rinnovo del piccolo prestito dopo che sia trascorso il periodo minimo di ammortamento, rispettivamente di:

6 mesi per i prestiti annuali;
12 mesi per i prestiti biennali;
18 mesi per i prestiti triennali;
24 mesi per i prestiti quadriennali.
In caso di morte del mutuatario o sopravvenuta invalidità assoluta o permanente del dipendente, contratta in servizio e/o per causa di servizio, non si procede al recupero del debito rimanente.

Nel caso il dipendente passi alle dipendenze di diversa Amministrazione, l'Ufficio che ha provveduto alle ritenute mensili comunicherà al nuovo , ai fini della prosecuzione della ritenuta mensile, i dati del prestito, il conto delle ritenute eseguite e dei versamenti effettuati all'Inpdap.

fonte INPDAP.it

sabato 4 luglio 2009

Cessione del Quinto

La Cessione del Quinto dello Stipendio è una particolare tipologia di prestito personale da estinguersi con cessione di quote dello stipendio o salario fino al quinto dell'ammontare dell'emolumento valutato al netto di ritenute. Viene disciplinato dal D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, in materia di "Sequestro, Pignoramento e Cessione degli stipendi salari e pensioni" e relativo regolamento attuativo D.P.R. 28 luglio 1950, n. 895.

Il nome Cessione del Quinto di Stipendio deriva dal fatto che l’importo massimo della rata di rimborso del prestito non puo’ superare il valore di 1/5 ( cioe’ il 20%) dello stipendio mensile netto continuativo La durata massima consentita e’ di 120 mesi e la minima abitualmente non e’ inferiore ai 36 mesi. Il termine massimo della durata non puo’, di norma, eccedere il termine del rapporto di lavoro e il pensionamento. Oggi è possibile l'accesso alla Cessione del Quinto dello Stipendio anche da parte dei Pensionati ed in questo caso al scadenza non può eccedere l'90 esimo anno. La legge prevede che al momento della stipula del contratto la societa’ finanziaria stipuli anche una assicurazione sui rischi vita ed impiego. In questo modo il contraente il prestito non deve rimborsare lo stesso in quasi tutti i casi di perdita del lavoro e gli eredi sono liberi dal debito in caso di morte.

Come previsto dall'ultima versione del D.P.R. 180/50 (aggiornato dalla Legge 14 maggio 2005, n. 80, "Recante disposizioni urgenti nell’ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale"), questa tipologia di prestito è destinata a tutte le categorie di lavoratori dipendenti, sia dello Stato e del comparto para-statale (come specificamente previsto dal testo originale del provvedimento legislativo) che delle aziende private (come definitivamente sancito dagli aggiornamenti previsti dalla Legge 80/05). Nella stessa legge 80/05 è stata estesa la possibilità di cedere parte della propria retribuzione anche ai pensionati di tutti gli Enti Pensionistici.

La particolarità di questa soluzione di finanziamento è che il rimborso avviene con trattenuta della rata direttamente in busta paga. Tale peculiarità fa si che il rischio di insolvenza volontaria del debitore venga abbattuto fortemente, visto che, una volta dato il proprio consenso alla trattenuta in busta paga, il cedente non può più revocare il pagamento. Da ciò deriva anche che, in virtù della forma tecnica del prodotto, è previsto il coinvolgimento del datore di lavoro nell'estinzione del finanziamento quale condizione fondamentale per l'erogazione del prestito. In buona sostanza sarà il Datore di Lavoro a pagare la rata alla Banca trattenendo contestualmente l'importo dalla busta paga del proprio dipendente.

Come qualsiasi prodotto finanziario estinguibile secondo la formula della rateizzazione, elementi finanziari principali di tale operazione sono:

la rata la cui entità viene determinata entro una soglia massima pari al quinto dello stipendio percepito dal debitore. Tale importo, una volta determinato contrattualmente, resta fisso durante l'intero piano di ammortamento, non essendo prevista dal legislatore la possibilità di variarla durante l'estinzione del prestito;
periodicità delle rate di rimborso, previste dal legislatore con cadenza mensile;
la durata del finanziamento, stabilita entro un massimo di dieci anni (120 mensilità), compatibilmente con la data di andata in pensione (o stato di quiescenza) del dipendente.
il tasso d'interesse (tasso annuo nominale o TAN), previsto fisso dal legislatore per tutta la durata del finanziamento, e la struttura dei costi dell'operazione, sintetizzati dal Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) e dall'Indicatore Sintetico di Costo (ISC).
Il D.P.R. 180/50, che disciplina l'erogazione dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, prevede l'obbligatorietà della copertura assicurativa a tutela dell'intermediario finanziario che eroga il finanziamento nei casi di morte e di perdita del lavoro.


wikipedia.it

Cos'è un prestito?

Il prestito è la cessione di una somma di denaro con il vincolo della restituzione di capitali di pari valore o maggiori. Il termine prestito indica essenzialmente un finanziamento di denaro che un istituto o società di credito autorizzata (detta mediatore o dealer), o un privato cittadino concede ad un soggetto. Gli elementi costitutivi di un prestito sono: il capitale finanziato, il tasso annuo nominale d’interesse (Tan), il tasso annuo effettivo globale (Taeg), la durata del finanziamento, l’importo e la frequenza dei rimborsi o rate, le condizioni.

L'assegnazione di un prestito avviene dopo una serie di controlli preliminari che il mediatore esegue in base alla situazione economica e professionale del soggetto richiedente, esami che permettono loro di valutare la sicurezza evitando sconvenienti situazioni di insolvenza.

Tale finanziamento può essere richiesto ed erogato in diversi modi: per acquistare beni di consumo (automobile, abitazione, arredamento, elettrodomestici, vestiti, ecc.), per ristrutturare la propria casa (edilizia), per saldare altri debiti o prettamente per possedere una disponibilità immediata di denaro contante (prestiti di liquidità).

Il prestito può essere finalizzato e non finalizzato. La caratteristica principale che distingue i due tipi di prestito-sovvenzione è basata sul metodo di erogazione e conseguentemente alla restituzione del denaro stesso: nel caso dei prestiti finalizzati il cliente è obbligato all'acquisto di un bene di consumo specificando comunque la finalità del prestito e mettendo necessariamente a conoscenza l'istituto finanziatore; mentre nel caso di prestiti non finalizzati il cliente non ha alcun vincolo di destinazione ed è libero di disporre della somma richiesta in prestito con maggiore libertà d'azione.

Generalmente i prestiti finalizzati si distinguono dagli altri per una maggiore semplicità e rapidità della pratica, infatti talvolta possono essere erogati dallo stesso punto vendita del bene in questione grazie a convenzioni commerciali e finanziarie con le banche; mentre per i prestiti non finalizzati ci si rivolge esclusivamente a istituti di credito.

La concessione di un prestito può essere subordinata alla presentazione da parte del richiedente di una garanzia reale o personale. Possiamo quindi fare una ulteriore distinzione tra prestiti garantiti e non garantiti.

Tra i prestiti non finalizzati il più diffuso è il prestito personale, che rientra anche nella categoria del credito al consumo ed è un prestito senza garanzia.

Ovviamente la scelta tra queste due forme di finanziamento sarà fatta dal cliente in stretta relazione alle proprie esigenze e disponibilità.

fonte wikipedia.it

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