Prestiti a protestati
Se malauguratamente si è stati protestati o si risulta cattivi pagatori, è un'impresa davvero impossibile poter ottenere un prestito, per giunta lo è anche se il protestato risulta essere un proprio familiare convivente, in questo caso è come se il protesto lo si avesse subito direttamente e personalmente.
C'è da aggiungere che negli ultimi periodi, i parametri per poter accedere ad un finanziamento si sono ulteriormente inaspriti, bastano brevi ritardi nei pagamenti o vari finanziamenti già non concessi per vedersi rifiutato ancora una volta un prestito. Per avere un prestito quindi bisognerebbe estinguere ogni precedente debito e attendere le tempistiche minime per la riabilitazione presenti nel codice deontologico ovvero da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 36 in base alla motivazioni per le quali si è stati inseriti negli elenchi dei cattivi pagatori o protestati.
Diversamente l'unico modo per avere del denaro in prestito è la cessione del quinto dello stipendio (quindi questo implica che abbiate un lavoro regolare) in quanto a garanzia del rimborso c'è il fatto che la rata viene pagata direttamente dal datore di lavoro quindi, a meno di non perdere il lavoro, il pagamento è garantito sino a quando è presente uno stipendio.
Proprio per questo, al cliente viene tolta la possibilità di non pagare una rata (possibilità che non ha più senso di esistere) e, grazie alla grande garanzia, non vengono nemmeno prese informazioni sulla personale affidabilità finanziaria e non si tiene conto di eventuali iscrizioni nei registri dei protestati o dei cattivi pagatori.
fonte guidaprestitiefinanziamenti.com
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